Storia della Biblioteca Galvani Pasolini

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Italiano

“Puoi leggere, leggere, leggere, che è la cosa più bella che si possa fare in gioventù: e piano piano ti sentirai arricchire dentro, sentirai formarsi dentro di te quell’esperienza speciale che è la cultura.”

Pier Paolo Pasolini.

Il patrimonio librario

Con il decreto Farini del 12 febbraio 1860 viene istituito il primo Regio Liceo di Bologna, intitolato nel 1865 a Luigi Galvani (1737-1798), illustre scienziato cittadino internazionalmente noto per i suoi studi sull’elettricità che avevano ispirato le vicende narrate da Mary Shelley in Frankenstein. Nel 1882 il Liceo Galvani trova la sua sede definitiva nell’area della cosiddetta insula gesuitica di via Castiglione, dove la Compagnia di Gesù gestiva il collegio di Santa Lucia. La particolarità di questa storia consente di spiegare la presenza, nell’edificio principale del Liceo, della Biblioteca Zambeccari, autentico gioiello barocco e prima biblioteca pubblica di Bologna, nonché la disponibilità di un patrimonio librario di particolare pregio, composto da migliaia di volumi, fondi storici significativi e opere contemporanee di alto profilo culturale.

Il primo nucleo di libri del collegio gesuitico risale al XVI secolo (le cosiddette copie cinquecentine) e viene significativamente arricchito nel corso del XVIII secolo grazie ai lasciti di Monsignor Francesco Zambeccari e di Marco Antonio Collina Sbaraglia. In quel periodo la collezione si amplia con testi greci, filosofici e con un primo nucleo di testi scientifici. Attualmente il Liceo conserva solo una piccola parte di tale patrimonio (acquisito nel corso del XIX secolo, dopo varie vicissitudini, dalla biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna): si tratta di opere letterarie latine, qualche opera greca e una medica.

Dopo il 1860, quando viene istituita la Biblioteca dei Professori del Regio Liceo, si comincia a pensare ad una politica di acquisizioni librarie, grazie a periodici contributi ministeriali e ad occasionali donazioni. Si forma così una biblioteca autorevole e diversificata, il cui sviluppo proseguirà nei primi decenni del Novecento. Significativa, in questa fase, è l’attenzione rivolta al panorama letterario italiano compreso tra la fine del Settecento e i primi del Novecento, ma non secondario l’interesse per il versante scientifico, testimoniato dalla formazione di una biblioteca di tutto rilievo in tale settore, sia specialistica che divulgativa. Ancora oggi il Liceo ha mantenuto la scelta di acquisire opere di grande valore, soprattutto di area umanistica e di cultura generale, preziosi strumenti per la ricerca e la didattica.

La classe II C del Liceo Galvani nel 1939.
Pier Paolo Pasolini è il quarto da sinistra nella prima fila in piedi.

Pier Paolo Pasolini e il Liceo Ginnasio “Luigi Galvani" di Bologna

La Biblioteca Galvani Pasolini intende celebrare la figura di uno dei maggiori artisti e intellettuali del XX secolo, Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975). Il poeta, scrittore, regista, sceneggiatore, drammaturgo e giornalista italiano, a Bologna ha compiuto la sua formazione culturale, frequentando il Liceo e l’Università.
Iniziato infatti il ginnasio a Cremona, proseguiti gli studi a Reggio Emilia, nell’autunno del 1936 è di nuovo a Bologna e viene iscritto al Liceo “Galvani" nella classe V ginnasiale D. Nella primavera del 1939 frequenta la II liceale C, sostenendo anticipatamente, nella sessione autunnale, l’esame di licenza, che supera in modo brillante.

Al “Galvani" incontra il primo vero amico della giovinezza, il reggiano Luciano Serra, che sarà poeta, formatore di generazioni di studenti e tra i massimi conoscitori del Boiardo, dell’Ariosto e dell’opera di Silvio D’Arzo, al secolo Ezio Comparoni. L’amico ricorda: al “Galvani" Pier Paolo «(…) ebbe insegnanti di alto valore, quali Alberto Mocchino, autore di una storia dell’estetica e mirabile studioso di Orazio, oltre che intenditore di cinema, Carlo Gallavotti, poi filologo di fama mondiale, e il laicissimo insegnante di filosofia Valli, irriducibile antifascista. Ed ebbe come supplente di storia dell’arte Antonio Rinaldi, che aveva sette anni più di Pier Paolo e lesse agli allievi Rimbaud come lezione civile e voce di libertà».

In questi anni stringe amicizia con alcuni compagni di classe, quali Sergio Telmon, futuro giornalista radiofonico e televisivo, Agostino Bignardi, poi segretario nazionale del Partito Liberale, e Carlo Manzoni, collaboratore del “Bertoldo" negli anni ’60. Conosce Ermes Parini, compagno di banco e poi caro amico, Franco Farolfi, Elio Melli, con i quali costituisce un gruppo di discussione letteraria.

Nel prestigioso Liceo ha modo di conoscere Roberto Roversi e Francesco Leonetti, dal cui importante sodalizio nascerà nel 1955 la rivista letteraria “Officina".

A Bologna, dove trascorre sette anni, il giovane Pasolini alimenta la sua passione per la lettura, comprando numerosi volumetti presso le bancarelle di libri usati sotto il portico della Libreria Nanni, vicino a piazza Maggiore. Le letture spaziano da Dostoevskij, Tolstoj e Shakespeare ai poeti romantici. Con i libri ha un rapporto davvero fisico; scrive la cugina Graziella Chiarcossi: «Faceva tante orecchiette e, a volte, quando evidentemente non aveva a portata di mano una penna, evidenziava quello che gli interessava con le unghie, scolpendo un segno nella pagina. Poi chiosava, appuntava».

Non coltiva la passione per i libri da bibliofilo; il libro non è, come spesso accade per intellettuali vulcanici e versatili, qualcosa di sacro da venerare, piuttosto un oggetto utile, pratico, su cui lavorare e con cui lavorare, per fini pragmatici e non semplicemente esornativi.

La Biblioteca Galvani Pasolini

Nella prestigiosa cornice della ex Cappella delle Congregazioni, edificata all’inizio del XVIII secolo al piano superiore della sacrestia della Chiesa di Santa Lucia e restituita alla città dopo un laborioso restauro che ne ha riportato alla luce l’elegante e luminosa bellezza, la Biblioteca Galvani Pasolini intende proporsi come luogo vivo di incontro tra saperi della tradizione e sfide contemporanee. Concepita come biblioteca innovativa per rispondere ai bisogni della comunità scolastica in un’ottica di ampio respiro culturale, la nuova biblioteca offre strumenti, servizi e attività utili per formare giovani cha sappiano essere consapevoli esploratori del passato, ma anche curiosi viaggiatori nello spazio globale del presente.

La sua vocazione polivalente di Centro di studio, consultazione, formazione/informazione, documentazione, scambio e condivisione di interessi ed esperienze, la rende una risorsa anche per il territorio e riflette la poliedrica identità del Liceo che la ospita.

Nel corso degli anni Novanta, il Liceo ha saputo infatti affiancare al tradizionale percorso classico un’offerta formativa pionieristica e all’avanguardia, inaugurando sezioni internazionali a opzione inglese, francese e tedesca. Tale diversificazione ha implicato un’apertura a una dimensione internazionale che ha condotto all’elaborazione di materiali, esperienze e buone pratiche nell’ambito della didattica delle Lingue, anche in una prospettiva veicolare. Al fine di valorizzare e condividere tali risorse, la Biblioteca Galvani Pasolini ospita un Centro di documentazione che costituisce una risorsa per il territorio unica nel suo genere.

English

“You can read and read and read, which is the best thing you can do when you’re young, and slowly you feel richer inside, and you feel something special growing inside you which is culture.”

Pier Paolo Pasolini.

The library collection

The Farini decree of 12 February 1860 established the first Royal High School of Bologna in 1865, named after Luigi Galvani (1737-1798). Galvani was an illustrious scientist and citizen who was internationally renowned for his studies on electricity and whose work even inspired Mary Shelley’s Frankenstein tales. In 1882 Galvani High School found a permanent home in the so-called Jesuit insula complex in via Castiglione where the Company of Jesus oversaw the Santa Lucia college. This distinctive history explains the presence in the main school building of the Zambeccari Library, a gem of Baroque architecture and the first public library in Bologna. The library houses a highly prestigious book collection comprising thousands of volumes, valuable historical documents and contemporary works of major cultural significance.

The first collection of books to be held by the Jesuit college dates back to the 16th century (the books were known as copie cinquecentine). It was greatly enriched during the 18th century with donations from Monsignor Francesco Zambeccari and Marco Antonio Collina Sbaraglia. In this period the collection expanded with Greek and philosophical texts together with the first set of scientific volumes. Nowadays the school holds only a small part of that collection including Latin works of literature, a small number of Greek volumes and a medical text acquired in the 19th century from the Archiginnasio of Bologna following a series of vicissitudes.

From 1860 onwards, after the establishment of the Teacher’s Library at the Royal High School, there began to emerge a policy of book acquisitions thanks to periodic ministerial contributions and various donations. The result was an authoritative and diversified library which continued to expand in the early 20th century. During this phase there was both a focus on the Italian literary landscape, from the end of the 18th century to the beginning of the 20th century, and an interest in the sciences and this led to the creation of an impressive science library comprising both specialist and educational items. Today the school is still committed to acquiring highly valuable works, especially in the field of the humanities and general culture which serve as precious tools for research and education.

Pier Paolo Pasolini and Liceo Ginnasio “Luigi Galvani" of Bologna

The Galvani Pasolini Library celebrates one of the major intellectual artists of the 20th century.

Pier Paolo Pasolini was an Italian poet, writer, scriptwriter and playwright who completed his education at Galvani High School and the University of Bologna.

Pasolini was born in Bologna on 5 March 1922 and died in Rome on 2 November 1975. He started high school in Cremona and continued his studies in Reggio Emilia but in the Autumn of 1936 returned to Bologna to enrol at “Galvani” in the D section of the ginnasio. In the Spring of 1939 he was in the C section of the liceo when he took his national examination early, in the Autumn session, and passed with flying colours.

At “Galvani” he met his first real friend, Luciano Serra from Reggio Emilia, who later became a poet and teacher of generations of students as well as an authority on Boiardo, Ariosto and the works of Silvio D’Arzo, born as Ezio Comparoni. According to his friend, at “Galvani” Pier Paolo “had excellent teachers such as Alberto Mocchino, author of a history of aesthetics, Horatio scholar and cinema expert, together with Carlo Gallavotti who became a world-famous philologist and Valli, a highly secular philosophy teacher and diehard anti-fascist. And for history of art he had a supply teacher called Antonio Rinaldi who was seven years older than Pier Paolo and read Rimbaud to his pupils as an example of civil duty and free speech”.

During those years he became close to some of his classmates, such as Sergio Telmon, who became a radio and television journalist, Agostino Bignardi, who became national secretary of the Liberal Party and Carlo Manzoni, an associate of “Bertoldo” in the sixties. He met Ermes Parini, a classmate who became a close friend, and then Franco Farolfi and Elio Melli with whom he established a literary discussion group. At this prestigious high school he also met Roberto Roversi and Francesco Leonetti whose collaboration led to the creation of the “Officina” literary review in 1955.

Over a period of seven years in Bologna, young Pasolini nurtured his passion for reading by buying numerous small volumes on the second-hand book stalls under the portico of the Nanni bookshop near piazza Maggiore. They ranged from works by Dostoevskij, Tolstoj and Shakespeare to the romantic poets. He had a truly physical relationship with books and his cousin, Graziella Chiarcossi, wrote, “His bookmarks were lots of dog ears and sometimes, when he obviously didn’t have a pen handy, he marked anything he was interested in by digging his nails into the page. Then he annotated and made notes”.

He did not have a bibliophile’s passion for books. A book was not something sacred to be venerated, as is often the case with intellectuals, but rather a useful practical object to work on and to work with, for pragmatic rather than simply idealistic ends.

The Galvani Pasolini Library

The Galvani Pasolini Library aims to bring together acquired knowledge and contemporary challenges. It is housed in the prestigious former Chapel of the Congregations built at the beginning of the 18th century on the upper floor of the vestry of the church of Santa Lucia. The chapel building was returned to the city after a painstaking refurbishment to restore its former elegance and lustrous beauty. It has been conceived as an innovative library able to meet the wide-ranging cultural needs of the school community providing the tools, services and activities to educate young people in becoming both conscious explorers of the past and curious voyagers in the global space of the present.

The library supports an extensive range of services such as individual study, consultation, training, information and documentation as well as allowing users to come together to share interests and experiences. It is both a versatile space for the local community and a reflection of the multifaceted identity of the school and its evolution. During the nineties, the school built on its traditional classics courses by pioneering innovative bilingual curricula in English, French and German. This diversification opened up an international dimension which in turn led to the development of materials, experiences and good practice in the field of foreign language learning. To enhance and share these linguistic resources, the Galvani Pasolini Library also houses a Documentation Centre which provides a unique resource for the local community.

Français

“Tu peux lire, lire, lire, c’est la plus belle chose que l’on puisse faire quand on est jeunes : et petit à petit tu te sentiras enrichi de l’intérieur, tu sentiras se former à l’intérieur de toi cette expérience spéciale qui est la culture.”

Pier Paolo Pasolini.

Le patrimoine des livres

Le décret Farini du 12 février 1860 promulgue la fondation du premier lycée de Bologne qui prend le nom en 1865 de l’illustre citoyen Luigi Galvani (1737-1798), scientifique internationalement connu pour ses recherches sur l’électricité qui ont inspiré les aventures de Frankenstein racontées par Mary Shelley. En 1882 le lycée Galvani s’établit définitivement dans l’insula jésuite de la Rue Castiglione où la Compagnie de Jésus gérait le Collège de Santa Lucia. La particularité de cette histoire permet d’expliquer non seulement la présence dans l’édifice principal du lycée de la bibliothèque Zambeccari, authentique bijou baroque et première bibliothèque publique de Bologne, mais aussi l’existence d’un patrimoine de livres d’une grande valeur, composé de milliers de volumes, d’archives historiques et d’œuvres contemporaines d’un profil culturel de haut calibre.

Le premier fonds de livres du Collège jésuite remonte au 16ème siècle (les « copie cinquecentine ») et sera significativement enrichi au cours du 18ème siècle grâce aux legs de Monseigneur Francesco Zambeccari et de Marco Antonio Collina Sbaraglia. A cette époque des textes grecs, philosophiques et un premier fonds de textes scientifiques agrandissent la collection. Actuellement le lycée conserve seulement une petite partie de ce patrimoine (acquis au cours du 19ème siècle, à la suite de quelques vicissitudes, par la bibliothèque de l’Archiginnasio de Bologne) constitué d’œuvres littéraires latines, de quelques livres grecs et d’un livre de médecine.

Après 1860, lorsque la Bibliothèque des Professeurs du lycée est fondée, une politique d’acquisitions de livres commence à se mettre en place, grâce aux contributions régulières du ministère et aux donations occasionnelles. Une bibliothèque éclectique et de renom est ainsi constituée dont le développement continuera jusqu’aux premières décennies du 20ème siècle. A ce moment-là, l’attention vers le panorama littéraire italien datant de la fin du 18ème siècle au début du 20ème siècle est importante, mais l’intérêt pour les sciences ne passe pas pour autant au second plan, comme en témoigne le fonds de livres de spécialisation et de divulgation scientifique. Encore aujourd’hui, le lycée maintient le choix d’acquérir des œuvres de grande valeur, surtout dans le domaine humaniste et de la culture générale, étant de précieux instruments pour la recherche et la didactique.

Pier Paolo Pasolini et le Lycée “Luigi Galvani” de Bologne

La Bibliothèque Galvani Pasolini souhaite célébrer un des plus grands artistes et intellectuels du 20ème siècle, Pier Paolo Pasolini (Bologne, 5 mars 1922 – Rome, 2 novembre 1975). Le poète, écrivain, réalisateur, scénariste, dramaturge et journaliste italien, a réalisé sa formation culturelle à Bologne, en y fréquentant le lycée et l’université.

Il entame ses deux premières années de lycée à Crémone qu’il continue à Reggio d’Emilie, à l’automne 1936 il est de nouveau à Bologne et s’inscrit au lycée «Galvani » dans la classe V D. Au printemps 1939, il fréquente la classe II C, et passe à l’avance, en automne, son diplôme de fin d’études secondaires qu’il réussit brillamment.

Au “Galvani” il rencontre son premier véritable ami de jeunesse, Luciano Serra qui deviendra poète, enseignant de plusieurs générations d’étudiants et l’un des plus grands spécialistes de Boiardo, Ariosto et de l’œuvre de Silvio D’Arzo, pseudonyme d’Ezio Camparoni. Son ami se souvient : au « Galvani » Pier Paolo « […] eut des enseignants inestimables, comme Alberto Mocchino, auteur d’un traité d’esthétique et admirable spécialiste d’Horace, ainsi que grand connaisseur de cinéma, Carlo Gallavotti, philologue de renommée internationale, et Valli professeur de philosophie, fervent laïque et irréductible antifasciste. Et il eut comme remplaçant d’histoire de l’art Antonio Rinaldi, qui avait sept ans de plus que Pier Paolo et qui lut Rimbaud à ses élèves en le présentant comme un exemple civique et une voix de la liberté. »

Pendant ces années-là il se lie d’amitié avec quelques camarades de classe, comme Sergio Telmon, futur journaliste de radio et de télévision, Agostino Bignardi, secrétaire national du Parti Libéral, et Carlo Manzoni, plume du journal satirique « Bertoldo » dans les années 60. Il fait la connaissance d’Ermes Parini, de Franco Farolfi, d’Elio Melli, avec qui il constitue un cercle littéraire. Au sein du prestigieux lycée il rencontre Roberto Roversi et Francesco Leonetti dont l’amitié donnera lieu en 1955 à la création de la revue littéraire « Officina ».

A Bologne, où il vit sept ans, le jeune Pasolini alimente sa passion pour la lecture, en achetant de nombreux livres d’occasion des étals de la librairie Nanni sous les arcades, près de Piazza Maggiore. Ses lectures vont de Dostoevskij, à Tolstoj, de Shakespeare aux poètes romantiques. Il entretient un rapport véritablement physique avec les livres ; sa cousine Graziella Chiarcossi écrit: « Il cornait les pages des livres, et parfois, quand vraisemblablement il n’avait pas de quoi écrire, il soulignait ce qui l’intéressait avec ses ongles, laissant ainsi une trace sur la page. Puis, il glosait et prenait des notes. »

Il ne cultive pas sa passion pour les livres comme le ferait un bibliophile; contrairement à ce qui arrive souvent aux intellectuels volcaniques et versatiles, le livre n’est pas quelque chose de sacré que l’on doit vénérer, mais plutôt un objet utile, pratique, sur lequel travailler et avec lequel travailler, ayant une fonction pragmatique et non pas simplement ornementale.

La Bibliotheque Galvani Pasolini

Au sein du prestigieux cadre de l’ancienne Chapelle des Congrégations, construite au début du 18ème siècle à l’étage supérieur de la sacristie de l’église Santa Lucia, après un long travail de restauration qui a permis de faire rejaillir son élégante et lumineuse beauté, la Bibliothèque Galvani Pasolini souhaite être un lieu vivant à la jonction entre les savoirs de la tradition et les défis contemporains.

Conçue comme une bibliothèque innovative afin de répondre aux besoins de la communauté scolaire dans une perspective culturelle de grande ampleur, la nouvelle bibliothèque offre des outils, des services et des activités utiles pour apprendre aux élèves à devenir des explorateurs conscients du passé, mais aussi des voyageurs curieux dans l’espace global du présent.

Sa vocation polyvalente de Centre pour les études, la consultation, la formation/information, la documentation, l’échange et le partage d’intérêts et d’expériences, la rend également une ressource pour le territoire et reflète l’identité plurielle du lycée qui l’accueille.

Au cours des années 90, le lycée a la clairvoyance d’adjoindre au parcours traditionnel de la filière classique une offre formative pionnière et à l’avant-garde, inaugurant ainsi les sections internationales avec option anglais, français et allemand. Cette diversification implique une ouverture vers une dimension internationale entraînant l’élaboration de matériaux, d’expériences et de bonnes pratiques dans le domaine de la didactique des langues, notamment dans une perspective de transmission. Afin de valoriser et de partager ces ressources, la Bibliothèque Galvani Pasolini accueille un Centre de documentation qui constitue pour le territoire une ressource unique en son genre.

Deutsch

“Du kannst lesen, lesen, lesen, lesen, das ist das Schönste, was man in seiner Jugend tun kann: und nach und nach wirst du dich innerlich reicher fühlen, du wirst spüren, wie sich in dir diese spezielle Erfahrung bildet, die Kultur ist.”

Pier Paolo Pasolini.

Das Büchererbe

Mit dem Farini-Dekret vom 12. Februar 1860 wird die erste Königliche Oberschule von Bologna gegründet Fünf Jahre später wird die Schule nach Luigi Galvani (1737-1798) benannt, dem illustren Wissenschaftler Bolognas, der sich durch seine Studien zur Elektrizität weltweit einen Namen gemacht und Mary Shelley zum Roman “Frankenstein” inspiriert hatte. Im Jahre 1882 findet das Gymnasium Galvani seinen heutigen Ort auf dem Gebiet der sogenannten ‘Jesuiteninsel’ in der Via Castiglione, wo die Gesellschaft Jesu das Kolleg von Santa Lucia leitete. Diese besonderen historischen Zusammenhänge erklären, warum die Bibliothek Zambeccari – ein authentisches Juwel im Barockstil und erste öffentliche Bibliothek Bolognas – heute im Hauptgebäude des Liceo zu finden ist und damit ein besonders wertvolles Büchererbe, das sich aus Tausenden von Bänden, bedeutenden historischen Sammlungen und zeitgenössischen Werken von hohem kulturellen Rang zusammensetzt, zugänglich macht.

Der Grundstock der Bibliothek im Jesuitenkolleg stammt aus dem 16. Jahrhundert (die sogenannten copie cinquecentine), die im 18. Jahrhundert durch die Nachlässe von Monsignore Francesco Zambeccari und Marco Antonio Collina Sbaraglia erheblich bereichert wird. In dieser Zeit wird die Sammlung um griechische und philosophische Texte und um einen ersten Kern von (natur)wissenschaftlichen Texten erweitert. Heute bewahrt das Liceo nur noch einen Teil dieser Bestände(, die im Laufe des 19. Jahrhunderts nach verschiedenen Wechselfällen von der Bibliothek des Archiginnasio erworben werden): es handelt sich dabei hauptsächlich um Werke der lateinischen Literatur, einige griechische und ein medizinisches Werk.

Nach der Gründung der Biblioteca dei Professori der Königlichen Oberschule 1860 beginnt dank regelmäßiger Beiträge seitens des Ministeriums und gelegentlicher Spenden eine systematische Buchankaufpraxis. So entsteht eine maßgebende und breit gefächerte Bibliothek, deren Entwicklung sich in den ersten Jahrzehnten des 20. Jahrhunderts fortsetzt. Diese Phase wird von dem Interesse an dem literarischen Panorama italienischer Literatur zwischen Ende des 18. und Anfang des 20. Jahrhunderts bestimmt, wobei auch die Aufmerksamkeit gegenüber den Naturwissenschaften nicht zurückstehen muss ist. Davon zeugt die Entstehung einer sowohl populärwissenschaftlichen als auch fachspezifischen Sammlung naturwissenschaftlicher Werke von großer Bedeutung.

Die Anschaffung relevanter Veröffentlichungen insbesondere aus den Geisteswissenschaften und der Allgemeinbildung – wertvolle Werkzeuge für Forschung und Lehre – dauert bis heute an.

Pier Paolo Pasolini und das Liceo Ginnasio “Luigi Galvani" in Bologna

Die Biblioteca Galvani Pasolini will mit seiner Namensgebung einen der größten Künstler und Intellektuellen des 20. Jahrhunderts würdigen: Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5. März 1922 – Rom, 2. November 1975). Der italienische Dichter, Schriftsteller, Regisseur, Drehbuchautor, Dramatiker und Journalist vollendete seine schulische und universitäre Ausbildung in Bologna. Nach den Anfängen am Gymnasium in Cremona setzte er seine Schulzeit in Reggio Emilia fort und kehrte im Herbst 1936 nach Bologna zurück, wo er sich am “Galvani" in die Untersekunda D einschrieb. Im Frühjahr 1939 besuchte er die Unterprima C und legte im Herbst vorzeitig die Reifeprüfung ab, die er glänzend bestand.

Am Galvani trifft Pasolini seinen ersten wirklichen Jugendfreund: Luciano Serra aus Reggio Emilia, der Dichter und Mentor für Generationen von Studenten werden sollte, sowie einer der größten Kenner von Boiardo, Ariost und dem Werk von Silvio D’Arzo (eigentlich Ezio Comparoni). Serra formuliert in seinen Erinnerungen, dass Pier Paolo Pasolini am Galvani, … Lehrer von hohem Wert hatte, wie Alberto Mocchino, den Autor einer Geschichte der ästhetik und angesehener Horazforscher, oder den Cineasten Carlo Gallavotti, aus dem später ein weltberühmter Philologe werden sollte, und den zutiefst laizistisch gesinnten Philosophielehrer und unbeugsamen Antifaschisten Valli. Und als Kunstgeschichte-Vertretungslehrer hatte er Antonio Rinaldi, der nur sieben Jahre älter war als Pier Paolo und der seinen Schülern Rimbaud vorlas, als Bürgerrechtslektion und Stimme der Freiheit.

In diesen Jahren freundet Pasolini sich mit einigen Klassenkameraden an, wie dem zukünftigen Radio- und Fernsehjournalisten Sergio Telmon, dem späteren Parteisekretär der Liberalen Partei Agostino Bignardi, und dem Mitarbeiter des “Bertoldo" in den 60er Jahren Carlo Manzoni. Sein Banknachbar Ermes Parini wird ihm ein enger Freund, zusammen mit Franco Farolfi und Elio Melli bildet er eine literarische Gesprächsgruppe.

In dem renommierten Gymnasium lernt er Roberto Roversi und Francesco Leonetti kennen, und aus dieser wichtigen Zusammenarbeit entsteht 1955 die Literaturzeitschrift “Officina". In Bologna, wo er sieben Jahre verbringt, geht der junge Pasolini seiner Leseleidenschaft nach und kauft zahlreiche Bände unter den Arkaden des Antiquariats “Nanni" in der Nähe der “Piazza Maggiore". Seine Lektüre erstreckt sich von Dostojewski, Tolstoi und Shakespeare bis hin zu romantischen Dichtern. Zu Büchern hat er eine regelrecht physische Beziehung, so schreibt seine Cousine Graziella Chiarcossi: “Er machte viele Eselsohren, und manchmal, wenn er offensichtlich keinen Stift zur Hand hatte, markierte er die Stellen, die ihn interessierten, mit seinen Fingernägeln. Dann nahm er Anmerkungen, Notizen vor".

Pasolini war kein bibliophiler Mensch; das Buch ist für ihn, wie oft bei ungestümen und vielseitigen Intellektuellen, nicht etwas Heiliges, das man verehrt, sondern eher ein nützliches, praktisches Objekt, an dem man und mit dem man arbeitet, ein Mittel zum Zweck, kein Schmuckstück.

Die Bibliothek Galvani Pasolini

Im prestigeträchtigen Rahmen der ehemaligen Kapelle der Kongregationen, erbaut zu Beginn des 18. Jahrhunderts im Obergeschoss der Sakristei der Kirche Santa Lucia und nach einer aufwendigen Restaurierung, die ihre elegante und leuchtende Schönheit ans Licht gebracht und nun der Stadt wieder zugänglich gemacht hat, setzt sich die Galvani Pasolini Bibliothek zum Ziel, ein lebendiger Treffpunkt von traditionellem Wissen und zeitgenössischen Herausforderungen zu sein.

Das Konzept der neuen Bibliothek setzt auf Innovation, um auf die Bedürfnisse der Schulgemeinschaft mit einem möglichst weitgefassten kulturellen Ansatz eingehen zu können. Sie bietet Medien, Dienstleistungen und Aktivitäten, um junge Menschen auszubilden, die sich sowohl als Entdecker der Vergangenheit verstehen als auch als neugierige Reisende im globalen Raum der Gegenwart.

Ihre vielfältige Aufgabe als Zentrum für Studium, Beratung, Ausbildung/Information und Dokumentation und ihr Selbstverständnis als Ort des Erfahrungsaustauschs machen die Bibliothek zu einer Ressource für die gesamte Stadt und spiegeln die facettenreiche Identität der Schule wider, in der sie untergebracht ist.

Durch die Einrichtung der internationalen Abteilungen mit englischem, französischem und deutschem Schwerpunkt gelang es dem Gymnasium in den 90er Jahren, das herkömmliche humanistische Angebot mit einem wegweisenden und fortschrittlichen Ausbildungsangebot zu verbinden. Diese Diversifizierung hat dem Galvani eine internationale Dimension gegeben, die neue Erfahrungen sowie die Entwicklung von Materialien und innovativen Methoden im Bereich des Fremdsprachunterrichts ermöglicht hat. Um den Schatz dieser Ressourcen zu heben und zur Verfügung zu stellen, beherbergt die Galvani Pasolini Bibliothek ein Dokumentationszentrum, das eine einzigartige Ressource für die Region darstellt.

Español

“Puedes leer, leer y leer, que es lo mejor que puedas hacer en tu juventud y poco a poco sentirás que te vas enriqueciendo por dentro, sentirás que esa experiencia tan especial que es la cultura se va formando dentro de ti.”

Pier Paolo Pasolini.

El patrimonio de la biblioteca

Con el decreto Farini del 12 de febrero de 1860, se fundó el primer Real Liceo en Bolonia, dedicado en 1865 a Luigi Galvani (1737-1798), un renombrado científico internacional conocido por sus estudios sobre la electricidad que inspiraron la historia contada por la novelista Mary Shelley en “Frankenstein”.

En 1882, el Liceo Galvani encontró su sitio definitivo en la zona de la conocida ínsula jesuita de la Calle Castiglione, donde la Compañía de Jesús dirigía el colegio de Santa Lucía. La peculiaridad de esta historia nos permite explicar tanto la presencia, en el edificio principal del Liceo, de la Biblioteca Zambeccari, una auténtica joya barroca y la primera biblioteca pública de Bolonia, como la disponibilidad de un patrimonio de libros particularmente valioso, compuesto por miles de volúmenes, colecciones históricas significativas y obras contemporáneas de alto perfil cultural.

El primer grupo de libros del colegio jesuita se remonta al siglo XVI (las llamadas copie cinquecentine) y se enriquece significativamente durante el siglo XVIII gracias al legado del Monseñor Francesco Zambeccari y Marco Antonio Collina Sbaraglia. En ese momento la colección se incrementó con textos griegos, filosóficos y con un primer núcleo de obras científicas. Actualmente, el Liceo conserva solo una pequeña parte de aquel patrimonio (adquirido durante el siglo XIX, después de varias vicisitudes, de la biblioteca del Archiginnasio de Bolonia): se trata de obras literarias latinas, algunas obras griegas y una de medicina.

Después de 1860, cuando se fundó la Biblioteca de Profesores del Real Liceo, se empezó a pensar en una política de adquisición de libros, gracias a las ayudas ministeriales periódicas y a donativos ocasionales. De esta manera se forma una biblioteca importante y diversificada, cuyo desarrollo continuará en las primeras décadas del siglo XX. Significativa en esta etapa es la atención prestada al panorama literario italiano de entre finales del siglo XVIII y principios del XX, pero no menos importante resulta el interés en el campo científico, atestiguado por la formación de una biblioteca de gran importancia relacionada con este ámbito, tanto especializada como divulgativa .Incluso hoy en día, el Liceo sigue adquiriendo obras de gran valor, sobre todo en las áreas de humanidades y cultura general, herramientas valiosas para la investigación y la enseñanza.

Pier Paolo Pasolini y el “Liceo Ginnasio Luigi Galvani” de Bologna

La Biblioteca Galvani Pasolini conmemora a uno de los más grandes artistas e intelectuales del siglo XX, Pier Paolo Pasolini (Bolonia, 5 de marzo de 1922 – Roma, 2 de noviembre de 1975). El poeta, escritor, director, guionista, dramaturgo y periodista italiano, completa en el Instituto de Educación Secundaria Liceo Galvani y en la Universidad de Bolonia su formación cultural.

De hecho, tras su inscripción en un Liceo en Cremona, continúa sus estudios en Reggio Emilia. Sin embargo, en el otoño de 1936 regresa a Bolonia y se inscribe en el Liceo “Galvani" y cursa el segundo año de secundaria en la clase V D. En la primavera de 1939 cursa el cuarto C, hace el examen final de Bachillerato con antelación en la convocatoria de otoño y lo aprueba con notas excelentes.

En el Instituto Galvani conoce a su mejor amigo de la juventud, Luciano Serra de Reggio, que será poeta, profesor de generaciones de estudiantes y uno de los más grandes conocedores de Boiardo, Ariosto y de la obra de Silvio D’Arzo, conocido como Ezio Comparoni. El amigo recuerda: “en el Instituto Galvani Pier Paolo (…) tuvo maestros de gran valor, como Alberto Mocchino, autor de una historia de la estética y admirable erudito de Orazio, y también conocedor de cine, Carlo Gallavotti, entonces filólogo de renombre mundial, y el muy laico profesor de filosofía Valli, un irreductible antifascista. Y tuvo a Antonio Rinaldi como profesor sustituto de historia del arte, que era siete años mayor que Pier Paolo y leía a sus estudiantes las obras de Rimbaud como ejemplo de lección civil y de voz libertaria".

Durante estos años se hace amigo de algunos compañeros de clase, como Sergio Telmon, futuro periodista de radio y televisión, Agostino Bignardi, que será secretario nacional del Partido Liberal, y Carlo Manzoni, escritor de “Bertoldo" en los años 60. Conoció a Ermes Parini, compañero de pupitre y luego querido amigo, a Franco Farolfi y a Elio Melli, con quienes formó un grupo de tertulia literaria.

En la prestigiosa escuela secundaria tiene la oportunidad de conocer a Roberto Roversi y Francesco Leonetti, de cuya importante colaboración se originará la revista literaria “Officina" en 1955.

En Bolonia, donde pasa siete años, el joven Pasolini alimenta su pasión por la lectura, comprando numerosos pequeños volúmenes en los puestos de libros usados ​​bajo el pórtico de la Librería Nanni, cerca de la Piazza Maggiore. Sus lecturas varían desde Dostoievski, Tolstoi y Shakespeare hasta los poetas románticos. Con los libros tiene una relación realmente física. Su prima Graziella Chiarcossi escribió: «Solía ​​doblar muchas esquinas de las hojas y, a veces, cuando simplemente no tenía un bolígrafo a mano, marcaba con sus uñas lo que le interesaba, esculpiendo signos en la página. Luego apuntaba explicaciones».

No cultiva una pasión por los libros como bibliófilo; el libro no es para él, como suele suceder con los intelectuales dinámicos y versátiles, algo sagrado que adorar, sino un objeto útil y práctico sobre el que y con el que trabajar con propósitos pragmáticos y no meramente ornamentales.

La Biblioteca Galvani Pasolini

En el prestigioso entorno de la antigua Capilla de las Congregaciones, construida a principios del siglo XVIII en el piso superior de la sacristía de la Iglesia de Santa Lucía y entregada a la ciudad después de una laboriosa restauración que puso de relieve su belleza elegante y luminosa, la Biblioteca Galvani Pasolini pretende presentarse como un lugar vivo de encuentro entre el saber tradicional y los desafíos contemporáneos. Concebida como una biblioteca innovadora para satisfacer las necesidades de la comunidad escolar desde una perspectiva cultural amplia, la nueva biblioteca ofrece herramientas, servicios y actividades útiles para la formación de jóvenes que deseen ser exploradores conscientes del pasado, pero también viajeros curiosos por el espacio global del presente.

Su vocación polivalente como centro de estudio, consulta, educación , información, documentación e intercambio de intereses y experiencias, la convierte en un recurso también para el territorio y refleja la identidad multifacética del instituto de educación secundaria que la alberga.

De hecho, durante los años noventa, el Liceo supo combinar los cursos tradicionales del “Liceo classico” con una oferta educativa moderna y nueva, por medio de la inauguración de opciones y cursos de educación secundaria internacionales en inglés, francés o alemán. Esta diversificación ha conllevado una apertura a una dimensión internacional con el desarrollo de experiencias y materiales relacionados no solo con la enseñanza de idiomas extranjeros en general , sino también con el aprendizaje integrado de contenidos de diversas materias por medio de las lenguas extranjeras. Para valorizar y compartir estos recursos, la Biblioteca Galvani Pasolini alberga un Centro de documentación que es una riqueza única en su género para el territorio.